Fire Safety Engineering
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La Fire Safety Engineering (FSE), ossia l’ingegneria della sicurezza antincendio, è il complesso di modelli e criteri che permettono l’applicazione dei principi della scienza e dell’ingegneria alla protezione delle persone, dei beni e dell’ambiente dal fuoco.

Le norme tradizionali, di tipo deterministico, lasceranno nei prossimi anni il posto ai concetti del Fire Safety Engineering. Nell’Unione europea, come in altri paesi industrializzati (USA, Giappone, Australia, Nuova Zelanda), questo approccio è stato introdotto per legge (in Europa, con la direttiva 96/106/CEE sui prodotti da costruzione si costituisce appunto l’unica alternativa alle norme tradizionali).

Le tecniche proprie dell’approccio ingegneristico consentono, in generale, di ridurre i costi delle misure di sicurezza garantendo i livelli di sicurezza con discreta affidabilità.

Le tecniche proprie dell’approccio ingegneristico consentono, in generale, di ridurre i costi delle misure di sicurezza garantendo i livelli di sicurezza di edifici non soggetti e soggetti a norme o per le attività che non possono essere semplicemente inquadrate con una norma di tipo deterministico.

L’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio essenzialmente può essere riassunto come l’applicazione dei principi della scienza e dell’ingegneria alla protezione delle persone, dei beni e dell’ambiente dal fuoco, per consentire di elaborare valutazioni quantitative della sicurezza.

Per rendere le norme più flessibili il legislatore nazionale ha introdotto con il DM 18/10/2019 le soluzioni alternative, da adottare per raggiungere il livello minimo di sicurezza richiesto dalle norme, quindi dando la possibilità ai progettisti di inventare un “livello di sicurezza equivalente”.

Per esempio per un albergo la richiesta di poter allungare i percorsi di esodo per raggiungere una uscita su scala protetta, a distanze superiori a 30m fissati dalle norme, può essere motivata effettuando un calcolo analitico della possibilità di evacuazione del fumo e del calore prodotto da un eventuale incendio e della conseguente altezza libera da fumo.

Simulazione di esodo in Fire Safety Engineering
Simulazione di esodo in Fire Safety Engineering

In questo modo garantendo un’altezza libera da fumo sempre compatibile con la presenza e con l’esodo delle persone, si può prevedere un allungamento dei percorsi di esodo, in ogni caso garantendo il livello di sicurezza minimo previsto dalla norma.

La novità dell’approccio ingegneristico alla sicurezza consiste nel fatto che, di ogni misura alternativa, può esere quantificato l’effetto. Fino ad oggi le misure vengono predeterminate da un gruppo di esperti, sono quindi riportate in una “regola tecnica” che normalmente viene pubblicata come decreto del Ministro dell’Interno, diventando regole cogenti e quindi applicabili pedissequamente a tutte le realtà inquadrate dalla norma, senza tenere conto degli effetti reali che l’incendio può generare.

La situazione normativa italiana, in cui esiste una notevole quantità di disposizioni normative tutte di tipo cogente garantisce che tutti godano di uguali livelli di sicurezza, ma presenta lo svantaggio di limitare le possibilità progettuali dei professionisti, che hanno quindi difficoltà a fare rientrare nella casistica predeterminata dalla norma, la pluralità di situazioni che si incontrano nella pratica di tutti i gironi (basta per esempio citare il caso della resistenza al fuoco delle strutture esistenti)

L’approccio ingegneristico tiene conto del fatto che l’incendio è un fenomeno (fisico e chimico) che, per quanto complesso, può essere ricostruito o previsto attraverso modelli adeguati, che utilizzando programmi di calcolo appositamente predisposti, permettono una valutazione quantitativa delle previsioni sviluppate.

In sostanza il professionista, una volta definiti gli aspetti progettuali di riferimento, secondo una determinata procedura codificata, dovrà stabilire, in accordo con le autorità competenti, i gruppi di scenari di incendio più credibili.

Il progettista definite le situazioni più gravose (in termini di presenza di persone, di tipologia delle attività, di materiali combustibili…)in cui potrà verosimilmente accadere l’incendio, dovrà calcolare l’evoluzione degli incendi negli scenari ipotizzati; potranno essere quindi calcolati, per esempio i tempi di esodo previsti e confrontarli con i tempi di sopravvivenza delle persone presenti, potranno essere calcolati l’andamento delle temperature, la propagazione dei fumi e il rilascio di sostanze tossiche prodotte dalla combustione dei materiali componenti il carico di incendio nello scenario ipotizzato.

Andamento dei fumi per scenario di incendio in ufficio
Andamento dei fumi per scenario di incendio in ufficio

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