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Un ciclo intumescente non perde di efficacia ed efficienza nel tempo, le prestazioni permangono tali a meno di problematiche connesse ad agenti terzi, come infiltrazioni d’acqua, urti o quant’altro possa causare un danneggiamento. In questi casi si dovrà intervenire con ripristini localizzati.

È opportuno prevedere controlli periodici ed adeguati piani di manutenzione, analogamente a quanto previsto in altri ambiti. Durata o durabilità? Non è possibile definire un valore di “durata” in termini assoluti, si indica invece una “durabilità”, intesa come tempo intercorrente fra l’applicazione ed il primo importante intervento di manutenzione. La durabilità pertanto va intesa come un’indicazione utile nella stesura di un programma di manutenzione.

E’ pensiero comune ritenere che i prodotti reattivi (vernici intumescenti) impiegati a protezione delle strutture ai fini della resistenza al fuoco, abbiano un limite di validità temporale oltre il quale il ciclo debba essere rifatto. Questa errata concezione porta spesso a scartare tale soluzione tecnica, preferendone altre, quali ad esempio intonaci o lastre antincendio.

Per inciso, oggigiorno l’unico riferimento normativo che indica una durata massima temporale di 5 anni dal momento dell’applicazione del ciclo è il D.M. 6/3/92 “Norme tecniche e procedurali per la classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei prodotti vernicianti ignifughi applicati su materiali legnosi”.

ATTENZIONE, questa specifica riguarda solamente i prodotti vernicianti di classe 1 di REAZIONE al fuoco (secondo classificazione italiana), non prevista invece in ambito di classificazione europea. (n.d.a.) Quindi nulla a che vedere con i prodotti vernicianti impiegati nel campo della RESISTENZA al fuoco.

E’ utile pertanto chiarire alcuni aspetti:

1. Un ciclo intumescente non perde di efficacia ed efficienza nel tempo, le prestazioni permangono tali a meno di problematiche connesse ad agenti terzi, come infiltrazioni d’acqua, urti o quant’altro possa causare un danneggiamento. In questi casi si dovrà intervenire con ripristini localizzati.

2. È opportuno prevedere controlli periodici ed adeguati piani di manutenzione, analogamente a quanto previsto in altri ambiti. A tal proposito il fornitore del prodotto mette a disposizione del professionista una serie di “strumenti tecnici ”o per meglio dire “linee guida” utili ad adempiere a ciò, fornendo inoltre indicazioni e supporto in fase di asseverazione.

3. Durata o durabilità? Non è possibile definire un valore di “durata” in termini assoluti, si indica invece una “durabilità”, intesa come tempo intercorrente fra l’applicazione ed il primo importante intervento di manutenzione. Per le vernici intumescenti si indica una vita utile presunta minima di 10 anni, a condizione che vengano rispettate le istruzioni del produttore per l’installazione e la manutenzione. Le indicazioni di vita utile non vanno interpretate come “garanzia”, la durabilità pertanto va intesa come un’indicazione utile nella stesura di un programma di manutenzione.

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